Ed eccomi a presentarvi un nuovo esperimento fatto la settimana scorsa: si tratta di due colombe, di cui una senza glutine.
Diciamo che già l'esperimento di creare una colomba è già di una certa complessità, se poi vogliamo crearne una senza glutine, allora l'esperimento diventa ancora più complesso. La colomba è un grande lievitato per cui di solito si usano farine "forti", ossia molto glutinose: capirete quindi che realizzarne una senza glutine è particolarmente difficile.
Dopo le varie lievitazioni previste l'aspetto della mia colomba "normale" era molto invitante e molto lievitato
mentre la mia colomba senza glutine mi ha dato molte soddisfazioni raggiungendo quasi lo stesso livello di lievitazione della prima, anche se per molto tempo era rimasta quasi ferma, tanto che temevo che il risultato finale sarebbe stato un assoluto disastro. Invece poco a poco, soprattutto nell'ultima ora di lievitazione, si è sollevata!
Quindi procedo alla cottura, e qui sorge il primo problema, la colomba n.1 (quella normale) si "affloscia" un poco e si livella allo stampo, addio bel gonfiore!
Quella senza glutine invece rimane più o meno come prima
e questo è il risultato finale di entrambe
Di questo esperimento posso dire che ho ancora molto da imparare, moltissimo, ma ogni esperienza aggiunge qualcosa. Ci sono varie cose che questa esperienza mi ha suggerito
1) Mi ha stupito la mia colomba senza glutine, perché non immaginavo potesse gonfiare tanto fino al bordo dello stampo. Il sapore era molto buono, ma la sua consistenza non era morbida come ci si deve attendere da una colomba.
2) Sono convinta di avere cotto troppo entrambe, e non ho nemmeno pensato per un attimo a rovesciarle a testa in giù, sarebbero certamente crollate, entrambe erano troppo pesanti.
3) Sono piuttosto soddisfatta, nonostante tutto, perché il mio esperimento è stato condotto senza l'ausilio di una planetaria, che in effetti tutti dicono essere indispensabile per questo genere di lievitati. A mia discolpa posso dire di avere ottenuto un risultato migliore col panettone di Natale, ma c'è ancora molta strada da fare.
4) E' sempre una bella avventura, quando ci si lancia nel mondo della cucina, comunque vada!
Complimenti Gabriella… anche io uso la pasta madre da un po' di tempo, alcune cose mi vengono abbastanza bene, ma non mi azzardo ancora a fare esperimenti così complessi. Bravissima!
RispondiEliminaAlberto
grazie per i complimenti! in realtà sperimento perché mi piace molto farlo, in cucina e anche in altro. E' divertente anche quando non tutto va come avresti sperato, perché credo fermamente che tutte le esperienze aiutino. Anche le peggiori.
EliminaCiao!!!
Sei stata bravissima, io faccio il pane da tanto ma non mi sono ancora cimentata con colombe e simili!!
RispondiEliminaBeh, già il fatto che abbia provato a farla senza glutine mi fa dire che sei una grande! Chissà magari con qualche aggiustamento si riuscirebbe ad ottenere un risultato più morbido... per quella normale io la faccio ormai da un po' di anni senza planetaria (si è un po' faticosao, infatti quest'anno con la pancia non penso che la farò...) e oltretutto vegana e con farina semintegrale. Viene comunque buonissima. A mio avviso è crollata in cottura perchè andava infornata un po' prima...
RispondiEliminagrazie! Ma ho ancora moltissimo da imparare!
RispondiEliminabeh, di imparare non si finisce mai!
EliminaNe approfitto per lasciarti un piccolo premio, se hai voglia passa a trovarmi: http://www.goccedaria.it/item/raduno-pentole-felici-e-premi.html A presto!
Qualche tempo fa, in uno dei servizi apparsi su Mela Verde (trasmissione di Canale 5, sicuramente ne hai sentito parlare) veniva descritto il metodo con cui venivano lasciati far raffreddare i panettoni (industriali), ovvero infilzati e appesi a testa in giù. Dal che se ne deduce che lo sgonfiaggio è sempre comunque in agguato.
RispondiEliminaQuindi complimenti per le tue colombe!