mercoledì 5 ottobre 2011

Una pausa necessaria e un lavoro collettivo

Diciamo che ho avuto bisogno di una pausa, e ne ho ancora bisogno a dire il vero.
Non sono ancora riuscita a riprendere dei ritmi regolari, nonostante siamo già arrivati a ottobre. Forse devo anche mettere ordine ai pensieri, oltre che ai programmi. O forse dovrei imparare a cambiare prospettiva.
Spesso ho l'impressione di non arrivare a nulla, ma poi effettivamente mi accorgo (mi fanno accorgere) che di cose ne faccio tante, gli impegni non mi mancano e sono sempre in attività.
In effetti tra conserve di pomodori, confetture, melanzane e peperoni sott'olio, torte e varie, il mio tempo non è stato proprio speso invano... Sono io che penso di non riuscire a far nulla, perché non riesco a fare quello che vorrei o forse non tutto quello che vorrei!
Una dei tanti impegni che mi sono presa e che ho ultimato era realizzare alcune piastrelle per un lavoro collettivo a cui ho già accennato. Si tratta di realizzare una coperta ottenuta dalle piastrelle di tante persone diverse, da donare per la raccolta fondi che l'associazione "Formia Saharawi" si ripromette di realizzare al più presto.
Non avevo mai prodotto piastrelle, ma farlo mi ha ricordato mia nonna e le sue meravigliose coperte variopinte, che da piccola non mi piacevano, mi sembravano così "strane" rispetto ai più nuovi plaid. Lavorare mi ha riavvicinato a lei, al suo modo di accoppiare i colori, alle sue mani sempre in movimento. Mi ha insegnato tanto, e la ritrovo in questi lavori. Sto invecchiando! Ma è bello!

11 commenti:

  1. Come ti capisco...
    Volevo dire che ammiro tanto quello che fai, le tue creazioni sono uniche.
    Bellissimo post, tante emozioni.

    Un bacione, Fer.

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  2. Anche a me quelle coperte fanno ricordare la mia nonna e la sua grande passione per il cucito... E questo tuo lavoro mi fa tornare alla mente tutte le bambole che ha cucito a mano anni fa da donare ai bambini bisognosi... Complimenti davvero :*

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  3. Sai anche io alle volte penso di non concludere nulla, invece poi alla fine della giornata quando faccio il resoconto (come lo chiamo io...) mi accorgo di quanto quello che faccio sia indispensabile, perche' se non lo facciamo noi chi lo farebbe altrimenti?! per quanto riguarda la coperta, la trovo incantevole e molto vintage. l'iniziativa dei vari tasselli poi e' proprio simpatica. lo sai che anche mia nonna le faceva e anche a me non piacevano? ahhahah :D

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  4. Piastrelle all'uncinetto in lana= nonne.
    Non c'è discussione ;)

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  5. E' verissimo tutte le nonne facevano piastrelle di lana che andavano a formare coperte che A QUEL TEMPO sembravano orribili. Adesso siamo qui a guardarle incantate, ci appassionano, le amiamo. Non credo che dipenda dall'invecchiamento, penso che sia la saggezza dell'eta' :). Ciao Linee Curve

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  6. ...ma perchè invecchiando? E' questione di gergo, dico io: fin quando chiamiamo l'uncinetto "uncinetto" allora sì...ma prova a chiamarlo "crochet": molto più glam, più trendy, più young... :D
    Ciao cara, complimenti per le granny, bei colori!!

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  7. ciao...io sono una creativa da sempre,molti lavori iniziati ,molti i materiali usati e con il tempo è cresciuta la curiosità delle cose che potrei fare.....ma oggi mi rendo conto che esagero,sono sommersa di lane,cotoni,filati di ogni genere e stoffe,ho recuperato avanzi e ritagli di seta da cravatte,tanta anzi tantissima e vorrei utilizzarla....chi mi da idee in proposito? grazie

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  8. ovviamente il mio accenno all'invecchiamento era una provocazione e anche un modo per prendermi un po' in giro! Non era legato ad altro che al fatto che abbandonarsi ai ricordi è un fatto che mi capita adesso, a vent'anni era raro che pensassi al passato, agli oggetti, ai nonni, alle tradizioni, ecc...
    Io poi penso che usare i termini italiani (come uncinetto) non sia affatto una cattiva cosa. So bene che si preferisce usare "crochet" e dare così un'idea di "nuovo". Ma resto dell'idea che conoscere le lingue sia un ottimo modo per comunicare con gli stranieri, ma dovremmo continuare a parlare la nostra lingua fra di noi. Cosa che, per altro, fanno gli stranieri!
    :))))))

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  9. Da quanto mi torturavo... mi ricordavo di te e di qualche tuo passaggio da me, ma non riuscivo a ritrovare il tuo blog!
    Ora ce l'ho fatta, t'ho trovata e... non ti mollo più! ;)
    Ho imparato da poco la lavorazione di queste piastrelle, me ne sono innamorata, non farei altro che questo! ^^

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  10. Che bello, Scarabocchio!!
    Le piastrelle piacciono anche a me, ma questo non è il momento adatto per un lavoro alla fine un po' ripetitivo come questo. Ho al momento bisogno di elaborare cose differenti l'una dall'altra... Ma sono sicura che prima o dopo una coperta la farò anche io!!

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  11. come son belle!!! ciao Gabri.

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