mercoledì 30 marzo 2011

piccola bustina da borsa


Questa è una piccola bustina da borsa che ho realizzato qualche tempo fa.

L'ho unita a questa borsa, per farne un pensiero gradito (spero) a chi l'ha voluta per sé, anche perché da poco era passato il suo compleanno, che a quanto mi era parso di capire non è stato festeggiato!
Insomma un regalino di compleanno!

Io non uso molto le bustine, ma so che in una borsa grande hanno una grande utilità.
A chi non capita infatti di perdersi gli oggetti, tra tutti quelli che riusciamo  infilare dentro una borsa? Una bustina ci permette di conservarne almeno alcuni e di ritrovarli con facilità.

Questa in particolare è foderata esattamente come la borsa ed ha la cerniera, è adatta perciò a molti usi.

Le ho creato anche un fiore a uncinetto, proprio come la borsa in cui è contenuta.

E ora a voi la parola, voi usate le bustine nelle borse?

martedì 29 marzo 2011

Baby blanket - ciliegie e cioccolato

Quale migliore accoppiata di ciliegie e cioccolato in questo inizio (sfocato) di primavera?


Inizia la stagione del sole, delle passeggiate all'aperto, del lento risveglio dei colori e dei frutti! Le ciliegie che fra poco saranno sulle nostre tavole, mi ricordano le giornate all'aperto, gli alberi su cui arrampicarsi, i sotterfugi per mangiarne tante fuori dalla vista dei "grandi"....



Oggi in città, la primavera significa più passeggiate, più bimbi in giro, approfittando delle giornate più lunghe. Ho pensato perciò di preparare alcune copertine leggere, adatte ai bimbi che escono nei loro passeggini. Ne avevo fatte anche altre in passato, che potrete vedere qui e qui


Non sono pesanti, perché non hanno imbottitura, ma non sono nemmeno tanto leggere da lasciar passare il vento.

E poi mi piace tanto quella morbidezza sulla pelle!!!!

venerdì 25 marzo 2011

Rubrica attrezzi: accessori, piccoli ma importanti!


Proseguendo nella nostra rubrica degli attrezzi, ecco qui un piccolo insieme di accessori, piccoli, semplici ma importanti. 
Sicuramente alcuni li riconoscerete al volo, e magari qualcuna di voi li conosce anche tutti. 
Ho voluto parlarne perché c'è sempre qualcuno a cui può essere utile.

Cominciamo dal più comune: il ditale. Ho imparato da ragazza a usarlo. All'inizio mi riusciva difficile e non ne ritrovavo l'utilità. Mia nonna mi diceva però che il problema stava nella posizione della mano, quando avrei imparato la posizione corretta, avrei capito anche quanto è importante (se non indispensabile) l'uso del ditale. E' stato così, è inutile che lo dica. Quindi rassegnatevi, se non usate il ditale è perchè la vostra posizione non è corretta!! :)))

Il secondo oggetto, quello giallo, è un porta aghi. Non è facilissimo trovarlo, perché "ormai poca gente cuce, figuriamoci se ha anche l'esigenza di portarsi dietro un porta-aghi!"(così mi hanno detto in tanti negozi a cui l'ho chiesto!!). E non dubito che sia così, purtroppo. 
Resta il fatto che io lo trovo uno strumento utilissimo, anche per conservarli senza perderli in giro per casa, come spesso avviene :))
 
Il terzo oggetto è la calamita. Lo so, vi chiederete se non sono impazzita, ma questo è un oggetto che apparteneva prima alla mia bisnonna e poi (a seguire) è arrivata a me. 
Quando lo vidi la prima volta nel cestino da lavoro della nonna, le chiesi a cosa servisse. Lei, serafica, me lo fece vedere: prese con calma la scatoletta degli spilli e la rovesciò in terra. Poi sorridendo mi disse che per raccoglierli si fa molto prima con una calamita. Che stupenda idea! E quante volte l'ho sfruttata!!!! :)))

Il quarto oggetto, anch'esso usurato dal tempo è la mia palla di legno. Anche questo è un ricordo, ma oggi in commercio ci sono ancora, più spesso a forma di uovo. Sono certa che molte di voi sanno che il suo uso è indispensabile per il rammendo (ma chi rammenda più, oggi??), ma lo è anche in tutti quei casi in cui occorre cucire con precisione in punti impervi. Io la uso ancora.

E infine occorre una descrizione più accurata per l'ultimo oggetto: l'infila-aghi
Ottima invenzione per chi non vede più benissimo, ma vuole continuare a cucire senza metterci un'ora per infilare l'ago!!


Per chi non lo conoscesse o non sapesse come usarlo, vi spiego brevemente il suo utilizzo. Basta prendere l'ago che intendiamo usare e lasciare che la lunga e flessibile cruna dell'infila-aghi si infili dentro la cruna dell'ago.

A questo punto infilare facilmente il filo che ci serve nella cruna larga dell'infila-aghi


Sfilare lentamente l'ago dalla cruna dell'infila-aghi


....e magicamente ci ritroveremo il filo nella cruna dell'ago, pronto per lavorare! 
Facile no?? :))


mercoledì 23 marzo 2011

primavera? è tempo di cotone! Phone-cases!

In attesa che la stagione si presenti rigogliosa e piena di nuovi colori, ho tirato fuori i miei cotoni e ho preparato alcuni piccoli porta cellulari.
Mi piacciono perché sono semplicissimi, e i colori danno loro un tocco diverso, appunto primaverile. Le tonalità sono diverse, proprio perché diversi sono i colori che ci piacciono o che amiamo indossare.
Ho pensato che molte persone quando sono al lavoro non portano il cellulare in borsa, ma hanno l'esigenza di tenerlo sempre con sé, così ho pensato a un semplicissimo laccetto-collana.

Io invece spesso esco senza borsa, per brevi commissioni, e allora ecco qui il modello da polso. E' fatto in modo che il peso stesso eviti il rovesciamento, per cui è al sicuro anche senza un bottone di sicurezza. Basta metterlo al polso e via! Testato da me!


lunedì 21 marzo 2011

Chiuso per feste!


Torta di compleanno!!!!

Cestino colmo di sacchettini per gli amici

Biscotti e dolcetti vari
Si riprende quando saremo sopravvissuti ai festeggiamenti! :)

venerdì 18 marzo 2011

Ancora una sciarpa, l'ultima.


Ultimata proprio ieri vi mostro questa sciarpa che sarà l'ultima della stagione.


Qui è ormai primavera ed è venuto il tempo di mettere da parte i maglioni, i cappelli e le sciarpe.



E' una sciarpa che ho realizzato con l'ultimo filato a pon pon comprato per provarlo qualche tempo fa.




E' piaciuta tanto a un'amica, e quindi volentieri l'ho ultimata per lei.
Sarà il regalo per una bimba ormai grande, che come tutte ama questi colori.
E devo dire che la presenza del rosso la rende più gradevole pure a me :- ))

mercoledì 16 marzo 2011

lineecurve e il nucleare




Probabilmente qualcuno di voi ha notato il mio silenzio di questi giorni.

In effetti da qualche giorno sono attonita. Mi riesce difficile dedicarmi alle solite cose senza che il mio pensiero si soffermi su ciò che sta accadendo in Giappone e nel mondo intero.
Ho vissuto il disastro di Chernobyl, ero abbastanza grande da ricordarmi bene. Ho sempre pensato che era un incubo da cui non ci saremmo svegliati facilmente. E ora accade questo.
E resto stupita, attonita, sconvolta dall'imperturbabile certezza con cui in Italia si continui a dire che ciò che accade non deve mutare l'orientamento e le scelte in merito al nucleare italiano.
Ma come si può rimanere così imperturbabili quando stiamo parlando di pericoli e di rischi che coinvolgono la vita e la salute di noi tutti?. Di noi tutti, anche di coloro che dicono queste idiozie! Perché non è che chi promuove queste scelte ha poi una campana di vetro sotto cui nascondersi e difendersi dai pericoli, né si possono difendere i propri figli. La radioattività e i suoi effetti sono livellanti, toccano tutti, ma la cosa (permettetemi) non mi consola affatto.
Ma avete idea cosa voglia dire la condanna a subire malformazioni fetali, o a un aumento spropositato di leucemie e linfomi? Ma come ci sentiremmo se capitasse a noi? E, d'altra parte, quante sono le famiglie che non hanno avuto (o non hanno in questo momento) almeno un malato di tumore?
Eppure ogni ematologo, ogni oncologo, ogni chirurgo, che sia intellettualmente onesto ci potrà dire che anche in Italia (pur così lontana da Chernobyl) tutt'ora si contano gli effetti delle radiazioni a cui siamo stati tutti sottoposti, sotto forma di incrementi esponenziali dei tumori di tutti i tipi, ma soprattutto infantili, e in particolare a carico della tiroide e di tipo ematologico (leucemie, linfomi, paragagliomi, ecc). 
Vogliamo parlare di quel che accade oggi in Sardegna, attorno ai poligoni di tiro dove si usano "certo tipo" di proiettili? Perché non si parla di quel che accade alla gente, e persino agli animali di quelle zone, nati spessissimo con malformazioni mai viste prima. Quanti sono i militari italiani (ed ex militari) colpiti da linfomi e leucemie e non solo tra quelli che hanno partecipato alle missioni all'estero?
Ma cosa stiamo facendo ai nostri figli, ai nostri nipoti? A che vita ci stiamo condannando, che futuro ci stiamo costruendo?
Ma scusate, chi se ne frega dell'energia che si potrebbe ottenere dal nucleare?!!!
E' così tanto importante da sacrificare la salute di un intero pianeta? A questo punto di avidità siamo arrivati?

venerdì 11 marzo 2011

Rubrica Attrezzi: taglia-asole


Oggi vi parlo di un piccolissimo attrezzo, economicissimo, che però non tutti conoscono.
Io per esempio l'ho scoperto per caso! Qui ne vedete tre, i miei, perché cerco di averne sempre uno sottomano, dovunque io sia. Forse lo avrete notato anche nelle mie foto.

E' un piccolo attrezzo che, come potete vedere, ha una punta, che infilata per esempio dentro un'asola appena cucita, taglia perfettamente e, in maniera precisa, ci aiuta ad aprirla.

In effetti è stato creato proprio a questo scopo, e da questo prende il nome. Io però lo uso spessissimo quando mi capita di dover disfare cuciture a macchina, mi velocizza di molto il lavoro e limita assolutamente gli errori!

Un consiglio molto sintetico questa volta, ma sarei felice se chi legge questo post potesse commentare e dirmi se conosceva già questo attrezzo o meno, una sorta di sondaggio se vogliamo. Vi ringrazio!!

mercoledì 9 marzo 2011

Abito da stoffa riciclata (in ritardo)


Qualche anno fa ho creato per una bimba dai gusti anticonvenzionali un abito da moschettiere.

E' stato uno dei miei primi progetti di cucito (che ci crediate o no) e ci ho messo tanto impegno. Io stessa non credevo che sarei riuscita ad avere un risultato accettabile, essendo il mio primo "vestito". 
E invece ne sono rimasta soddisfatta, anche se (certo) vedo tutti i suoi difetti, oggi sarei più precisa sicuramente.

Però mi fa piacere presentarlo per diversi motivi.
Per prima cosa perché è la dimostrazione che chiunque può farcela, se ci mette tutto il suo impegno. Siamo noi che troppo spesso non ci sentiamo all'altezza, e invece dovremmo crederci di più! :) Anche perché poi, nel tempo, si migliora molto (e per fortuna!!)!

Il secondo motivo è che ieri è stato indossato di nuovo (chiaramente da un'altra bimba) e quindi è "nuovo" almeno per chi lo ha indossato. E io non ne avevo ancora parlato qui.

Terzo, perché mi piace l'idea che ci siano bimbi che hanno voglia di indossare costumi diversi dai soliti cartoni animati, principesse, gattine, e robe varie. Detto tra parentesi oggi ho visto una bambina vestita da hostess di una certa compagnia aerea, vestito completo di scarpette col tacco della sua misura. Gulp!


Questo costume è composto da un paio di pantaloni blu, da una camicia con ampio colletto con pizzo, maniche arricciate, sempre col pizzo. E infine una casacca, costruita apposta per essere liberi nei movimenti.
Ma non avrei fatto prima con un mantello semplice? Sì, ma è molto più scomodo! :)

Ma veniamo a noi, perché ho scritto nel titolo stoffa riciclata? Ma perché il tutto è stato realizzato recuperando tessuti che non avevano più la loro utilità nella precedente veste. 
La camicia è stata ricavata da un telo bianco che non so che uso avesse, mentre la casacca addirittura (ci credereste??) da un tessuto d'arredo usato originariamente per una tenda
L'unica cosa che ho creato con stoffa nuova è stato il pantalone blu!!

lunedì 7 marzo 2011

Abito vintage rivisto e adattato




Questa è la storia di un abito nero, da sera, di un secolo fa,

Un abito creato per accompagnare le (poche) sere eleganti di una signorina d'altri tempi
Un abito in taffetà di seta, tutto a ruches, opera di una artigiana (abile) dell'epoca.
Un abito a campana, e con un po' di strascico, come si conviene, per camminare elegantemente senza esserne intralciate. 


La immaginiamo non eccessivamente minuta ma dal bel portamento, probabilmente sostenuto da un corsetto, non troppo stringente, che desse il giusto risalto alla figura. La immaginiamo procedere a testa alta, al braccio (forse) del padre, in un salone ben illuminato ed elegante di fine secolo.

Fin qui la storia. 
Quest'abito poi ebbe alterne fortune, e finì dentro un baule, da cui di tanto in tanto veniva ripescato dalle mani birbanti di un gruppo di bambini in cerca di divertimento pomeridiano, nei lunghi pomeriggi invernali. 
Insieme ad altri vestiti, e vestaglie, e scialli, erano indispensabili strumenti per spettacoli teatrali improvvisati, per scene divertenti con cui intrattenere la famiglia, la sera. 
Erano gli anni 50, la televisione non era ancora in tutte le case, e questi abiti erano già "passati di moda", ma erano sempre utili, fondamentali compagni di gioco.

Una di questi bimbi (ormai cresciuta) ne portò alcuni con sé, serbandoli con cura, certa che prima o dopo sarebbero serviti ancora. 
E così nei primi anni 80, quest'abito fu trasformato. Aggiunti volant di piumetta rossa, accorciato, ed eccolo diventare....
un costume meraviglioso per provare a danzare una sevillana



 



 Con l'aggiunta di uno scialle, di seta, dai fiori scarlatti e di una pettinessa ahimé perduta.







 
Fu trasformato per me, io lo indossai all'epoca, e oggi, ripescandolo dal famoso baule, dopo averlo rimesso in sesto, lo consegno a mia volta con tutto il carico della sua storia, pronto per una nuova danza e per un nuovo incanto!
Buon carnevale!!!

venerdì 4 marzo 2011

un beauty multicolore

Questa borsetta (che io preferisco chiamare beauty) è venuta fuori dai miei esperimenti prototipi di qualche tempo fa.

Ho perfezionato alcune misure, e la tecnica di cucito, in modo da ottenere una forma più allungata (e quindi maggiore capacità), un manico stabile, utile se lo si deve appendere, per esempio. Ovviamente è integralmente foderato, e non ha cuciture a vista nemmeno all'interno! (una mia piccola manìa...).


Qui potete vedere l'interno


Questo beauty in particolare è destinato a una certa "signorina" che viaggia spesso e non sa mai come riporre tutti i suoi tubetti e vasetti :- ))

Spero che sia come lo desiderava! :))





giovedì 3 marzo 2011

Sciarpe per caso


Avevo resistito, vi assicuro!!

Di solito non mi avventuro facilmente per strade molto battute. Così avevo resistito ai filati pon pon o a quegli altri (non so nemmeno come si chiamino) che fanno le sciarpe a volant.
Finché ovviamente non me ne sono capitati due a prezzo stracciato. Così li ho presi. !!!Ma solo per provare!!! :))
Così ne ho fatto (per caso) due sciarpe
Una serissima, con sfumature diverse dal marrone all'azzurro, a maglia rigorosamente rasata, e integralmente con filato pon pon. 


 L'altra, bizzarra, rosa e lilla, con due filati diversi, mischiati insieme un po' per caso. Ne è venuta fuori una sciarpa inusuale, forse per questo mi piace di più!


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