A dire il vero io preferisco il salato al dolce, ma qualche dolce serve sempre per la sperimentazione delle capacità esperienziali dei minori (eheheh).
Giusto ieri pensavo che mi piacerebbe fotografare a proporre più spesso i piatti che cuciniamo quotidianamente, perché potrebbe essere utile a chi come noi, vuole variare il proprio modo di alimentarsi aggiungendo pietanze nuove.
Solo che poi, non ho mai il tempo di fotografare quello che metto in tavola, a volte la luce è scarsa, si ha troppa fretta di assaggiare, insomma, è davvero complicato!
Ieri per esempio ho preparato dei gustosissimi gnocchi di fagioli e mentre li mangiavo pensavo: che peccato non averli fotografati! Ma vi assicuro che erano buonissimi! (prima o dopo riuscirò pure a fotografarli, prometto)
Ma torniamo a noi e a questo piatto dalle tante varianti. In definitiva si tratta di prendere una verza e di scottare le foglie in acqua calda, poi rapidamente immergerle in acqua fredda per mantenere il verde carico delle foglie.
Intanto si procede con il ripieno. Questa volta ho optato per pomodorini secchi, olive nere e pinoli tritati sottilmente col coltello e mischiati a altre foglie di verza, sempre tritate. Si richiude la foglia e si ottiene un involtino (e poi tanti altri) che cuoceremo in padella coperta o al forno per una decina di minuti.
In realtà questo piatto ci piace molto e variamo spesso i ripieni. Per esempio si può usare anche una patata bollita e schiacciata, condita con gli aromi che più ci piacciono, per es, prezzemolo, cipollina, o coriandolo, menta. Si possono aggiungere dadini di tofu, volendo.
Il risultato è molto buono e può essere usato efficacemente come contorno anche in un pranzo più importante.
mi interessa! perchè sono curiosa di assaggiare cose nuove e perchè il mio compagno da poco ha scelto il veganesimo...e le idee mi servono come il pane! grazie, li proverò
RispondiElimina