Da piccola ho sempre ammirato le mani in movimento, potevo rimanere ore ad osservarle, qualcunque cosa facessero. O in cucina, o in tipici lavori femminili, o anche nel bricolage.
Allora non lo sapevo, ma osservare mi sarebbe tornato utile più tardi. Ho scoperto nel corso degli anni per esempio di essere in grado di fare lavoretti che in realtà non avevo mai fatto io, ma solo osservato fare ad altri.
La maglia però l'ho imparata da piccola, credo che i miei primi tentativi risalgano a quando avevo 6 o 7 anni, e ancora ricordo i pasticci che combinavo con quegli aghi troppo lunghi e poco maneggevoli.
Anni dopo, qualcuno pensò di fare un regalo gradito a mia sorella, immaginando che avesse le mie stesse curiosità di apprendere. Venne così fuori questo regalo, che come vedete è ancora intatto, come fosse ieri (mentre sono passati ehm... diciamo alcune decine d'anni....) ehehehe.
Mettiamola così: quello che vedete fotografato qui è una confezione regalo vintage, risalente a una ...ina di anni fa :D
Il pacco contiene due aghi in legno adatti a braccine piccole, due sacchetti di lana grezza da filare, un fuso, due spolette e un telaietto in cotone per provare a tessere la lana che si imparava a filare.
Come potete vedere è tutto perfetto, usato penso una sola volta da mia sorella giusto per provare.
Io l'ho conservato per tanti anni, perché mi piaceva l'idea di poter riproporre un giorno un gioco che ormai non si trova più.
Negli scaffali dei giochi ce ne sono molti "creativi", sono riapparsi per esempio i telaietti per le perline (io ho ancora il mio ed è molto meglio di quelli odierni), ma si trova pochissimo su maglia, uncinetto, e non parliamo poi del ricamo. Io invece ancora ricordo dei kit con ago piatto per "ricamare" con fili di lana un cuscino da arredamento...
Molto probabilmente anche noi mamme nel complesso non sappiamo nulla di queste "arti", per alcune sono una perdita di tempo e per molte altre la sola idea di insegnare cucito e ricamo alle nostre figlie sicuramente equivarrebbe a un passo indietro nella emancipazione femminile.
Io non la penso così, al contrario penso che per molti anni si è trascurato l'innegabile valore interiore anche della semplice attività manuale femminile, se proprio non vogliamo parlare del valore del prodotto finito.
Lavorare con le mani, progettare con la testa, mantenere l'attenzione, distendere i nervi, riflettere con calma... Pensate che non serva ai nostri figli?
Eppure è stato dimostrato che chi si dedica a queste attività invecchia più tardi e non soffre di depressione. Io aggiungerei anche che durante tutto il tempo si diverte pure!! :))
Io spero che in futuro siano disponibili sempre più kit di questo genere dedicati ai piccoli, perché da un gioco possano nascere anche passioni :)
E questo è un esplicito suggerimento che spero venga colto :)
Che splendida confezione, e poi ancora intatta! Una vera chicca, non ne ho mai viste di così..mentre ricordo quelle per imparare a ricamare dei centrini prestampati, ne ho avuti anch'io. Per il resto ti do ragione in tutto!! (anche di recente ho letto che il lavoro a maglia e altre attività manuali, ritardano i processi di invecchiamento cerebrale)
RispondiEliminaConcordo con quanto hai scritto, io mi diverto moltissimo a fare i miei lavoretti, se non ci fosse divertimento credo che non li realizzerei!
RispondiEliminaCondivido pienamente le tue idee, c'è scarsa considerazione per la manualità, la creatività e i suoi meravigliosi benefici.
RispondiEliminaCiao
Che brava che l'hai conservato! Io mi sto "mangiando le mani" perché quando ero piccola avevo un gioco chiamato "la maglieria magica di Barbie" che ti permetteva di fare degli oggettini in lana...poco tempo fa su una rivista ho visto che una famosa casa di filati ha fatto una macchina uguale solo di dimensioni più grandi! :)
RispondiEliminabaci baci
Ti faccio i miei complimenti, oltre quello che fai, mi piace anche quello che scrivi. Naturalmente tutto quello che hai scritto lo condivido pienamente. ;-)
RispondiEliminaLa scatola è intatta appunto perché nessuno ci ha mai giocato all'epoca :)
RispondiElimina@Elena: La "maglieria magica"!!!! Quanto l'ho desiderata da piccola, anche se produceva solo tubi che non si sapeva come usare (allora!!). Si vendono ancora quelle vintage, a prezzi spropositati. Ma oggi ne comprerei una più "professionale" :)
Mi piacciono molto i vostri commenti perché mi accorgo di non essere poi così tanto strana :)))
Diciamo che mi sento in buona compagnia!!!
E' vero, io quando lavoro sono felice, distesa ,rilassata, (spero che serva veramenre a farmi campare più a lungo, ma solo per poter continuare a farlo ^_^).
RispondiEliminaMia figlia da piccola mi ha chiesto di insegnarle a ricamare, e ora che ha 23 anni si ricama delle t-shirt bellissime e anche alcune sue amiche hanno voluto imparare. Credo che a volte basti solo invogliare un poco a queste nostre attività manuali e creative e poi penso che una volta buttato l'amo molti pesciolini abbocchino, basta dare l'esca giusta no?
Un caro saluto
Germana
Sono decisamente d'accordo.. saper fare qualcosa poi non è mai un passo indietro ma è sempre un passo in avanti!!
RispondiEliminaGrazie per quello che hai condiviso!
RispondiEliminaQuando ero piccola avevo ricevuto in regalo una macchinetta da cucire e mi ero divertita veramente tanto!!!
Direi che ho avuto la fortuna di avere una mamma molto creativa...io ho 3 figli maschi ma spero di aver passato loro, almeno, il gusto per l'osservazione e la fantasia =))))
Ciao, sono molto contenta di aver incontrato il tuo Blog!
Silvia di toccodililla
ciao,pensa che io al Natale di 2 anni fa ho regalato a mia figlia..un cesto dei lavori per imparare a fare la maglia.
RispondiEliminal'ho trovato in un negozio a Milano..e contiene,4 gomitoli di vari colori,2ferri di legno,1 ucinetto,e manuale di istruzioni...e tutto chiuso in un bel cestino di vimini!!..mia figlia ora ha 8 anni..e sta imparando!!!
I ricordi sono un legame con il passato che ci spinge a proiettarci nel futuro :)
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