martedì 24 aprile 2012

Autoproduzioni: la pasta madre




Questo è un blog in cui si parla di mani in movimento e di produzioni varie. Generalmente di produzioni realizzate da me.
Vi racconto oggi che un paio d'anni fa feci la conoscenza con la Pasta madre, o pasta acida, o crescente. Insomma quella "materia" che ben conoscevano le nostre nonne per fare il pane e per far lievitare i dolci.
Sconosciuta ai più, oggi, abituati come siamo a comprare il lievito di birra o quello interamente chimico.
Ma anche quando io ero piccola, ricordo che mia madre comprava il lievito di birra al panificio, sfuso, e molto più spesso acquistava direttamente "il pane in pasta" per fare la pizza.
Il lievito madre è tutt'altra cosa. E' appunto una materia, viva, che può essere in forma solida, come un panetto di pasta di pane, oppure fluida, da raccogliere con un cucchiaio.
Due anni fa io ne ebbi un po' in eredità da una amica lontana, ma dopo vari mesi di attività la dimenticai al caldo (era estate) e si rovinò. Allora non sapevo che avrei potuto recuperarla, e stupidamente la gettai.
Da qualche mese ho la mia, nuova, creata integralmente da me. Certo non ha ancora la forza di un lievito che esiste da anni, ma comincia a darmi qualche soddisfazione.
Ha bisogno di cure, ma mi ripaga con un'ottima pizza (la mia è integrale), buoni dolci e (ancora) un pane discreto. Ma migliora ogni volta!
Inoltre tutto è molto più digeribile e posso usare le farine che voglio senza interrogarmi ogni volta su quello che c'è dentro.
E' una bella esperienza che vi consiglio! Fra le altre cose esiste una lista di "spacciatori" di pasta madre, disponibili a fornirvi un po' della loro, presenti in tutte le regioni. Di recente è stata anche istituita una giornata di spaccio, il Pasta Madre Day, celebrata il 10 Dicembre, giornata in cui si fa informazione e distribuzione di pasta madre. 
Io trovo che siano ottime occasioni per imparare e anche per conoscere persone che hanno qualcosa da insegnarci!


10 commenti:

  1. Ogni volta che leggo qualcosa sulla pasta madre ne resto affascinata (sarà che vengo da un luogo in cui l'arte bianca è centrale...), ma sempre mi chiedo se non è un impegno "troppo gravoso" per chi è spesso fuori. Io, ad esempio, sarò fuori per due settimane prossimamente. Mi piacerebbe avere, se possibile, più notizie sulla vita della pasta madre e su come deve essere gestita. Comunque, complimenti! Il pane ha un ottimo aspetto...e anche il resto! :D Fusilla Creativa

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    1. certo un po' di impegno lo richiede. Nel mio caso la rinfresco una volta a settimana circa, quando non panifico. Ci vogliono 5 minuti :)

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  2. anch'io bisogna che mi informi meglio... nella mia ignoranza credevo che si dovesse fare ogni volta... mi informerò!!!

    grazie delle dritte... si sente anche il profumo da qua!!
    baci clod

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    1. no, no, la pasta madre dura decenni se la si tiene con cura e anzi si tramanda da generazioni. Se si ha l'opportunità è sempre meglio farsene regalare un pezzetto di una "matura", tanto spesso chi la possiede non riesce a usarla con regolarità e dunque lo fa con piacere!

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  3. Ahhhhh, che ricordi, che ricordi, non mi ci far pensare...

    Io e PM (la mia pasta madre) eravamo un tutt'uno, un corpo (il mio, enorme, per colpa sua) e un'anima (lei, l'anima dei pani e delle pizze più buone che io abbia mai fatto e mangiato): la nostra storia d'amore è durata a lungo, felice e ricca di soddisfazioni fino a quando un giorno lei decise di suicidarsi insieme al suo amante, il frigorifero.
    Accadde in una notte di una torrida notte d'estate e me ne accorsi solo la mattina successiva: non ci fù verso di rianimare nè lei nè il frigo.
    Un evento triste e dispendioso che mi accompagnerà per tutta la vita, infatti da allora, per il forte shock emotivo, non ho neanche più panificato (anche perchè c'ho pure il forno che a momenti mi passa a miglior vita e quindi è meglio evitare altre delusioni amorose!)


    Zzà zzà zzà, fine sceneggiata! ^^

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    1. Fantastico il tuo racconto, rido ogni volta che lo rileggo!! Grazie! :))

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  4. Consicula sei fantastica, anche "u'criscenti" adesso: sei l'orgoglio delle vecchie generazioni!

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    1. Non vorrei dire, ma qualcuno pensa che io sono già Vecchia generazione!!! ihihihihih

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  5. oh bella...non sapevo ci fosse lo spaccio della pasta madre...grazie per il link! ;)
    Grazia

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  6. Oltre al fatto che a me ormai il pane fatto con lievito di birra piace più poco e sa di nulla, e che Sveva corregge la zia mentre le legge il libro dicendole "no, il pane non è bianco, è marrone!"... nella pasta madre come dici tu c'è in primo luogo il piacere della condivisione. Perché spesso ci permette di avvicinarci e condividere cose con persone che ci sono affini. E questo è il punto più bello. E magari uno di questi giorni queste paste madri le facciamo anche incontrare per una bella panificata insieme :)

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