lunedì 31 ottobre 2011

Halloween


Ogni anno questa festa irrompe nelle nostre vite, annunciandosi con feste, party, festiti di vario genere e anche di vario gusto.
Come già altre volte ho scritto, è una festa che non mi piace. Non ne conosco le origini e sento che non mi appartiene. Fra le altre cose si è nel tempo sovrapposta a una festa che invece nel mio territorio ha delle radici molto più antiche: "la festa dei morti", di cui a breve vi parlerò diffusamente. 
Non capisco il desiderio che abbiamo di dimenticare le tradizioni dei nostri avi per importare pedissequamente dall'estero ogni nuova festa, perché si sa "straniero" è meglio! Laddove straniero sta per nordico o Nordamericano, naturalmente, il resto delle tradizioni straniere non ci interessa.
Intendiamoci, a me piace interessarmi di feste e culture differenti dalle mie. Non penso che le mie siano migliori, necessariamente. Ma quello che davvero non mi piace è il nostro provincialismo, il nostro ritenere quasi sempre più "in", più figo, più interessante, una festa, un prodotto, un cibo, solo perché così ci viene proposto. Non comprendo perché assumere qualcosa che viene da fuori debba significare cancellare qualcosa che c'era, e non possa essere invece un arricchimento alle nostre tradizioni già esistenti. Non comprendo per quale motivo (a differenza di quasi tutte le altre nazioni) noi siamo sempre così poco campanilisti.
Rame di Napoli
Così è arrivato l'albero di Natale, senza il quale (si sa) non è Natale!! E l'atmosfera di Natale la creano palle colorate e illuminate, ghirlande, luminarie di ogni genere, e gli alberi rigorosamente innevati (anche laddove la neve non si è mai vista). Ma per i nostri nonni cos'era allora? Forse il Natale era Presepe, anch'esso sempre più "antico". Forse era famiglia, e dolcetti speciali fatti in casa. 
Ma così è anche per la festa della Mamma, del Papà, ora pure quella dei Nonni, la festa di S. Valentino e infine anche Halloween. Fra poco festeggeremo anche il Ringraziamento, naturalmente senza nemmeno chiederci di cosa stiamo ringraziando e chi. Perchè noi siamo fatti così e le feste sono sempre belle, no? Tutte, tranne quelle del nostro passato.
Ma torniamo della festa dei morti. Torno indietro alla mia infanzia, quando era già cominciato il declino, ma pur tuttavia ho fatto in tempo ad averne un ricordo.
" 'Nzuddi"
Un tempo non serviva solo a ricordarci i defunti da "andare a trovare" al cimitero e a cui portare i fiori sulla tomba. Questo lo si fa in tutt'Italia, più o meno. Era di più. Era (anche) una festa per i bimbi, che ricevevano i regali solo in questa occasione (oltre al compleanno), molto più che per Natale. Io ricordo perfettamente che nel giorno dei morti ne ricevevo diversi, sempre giochi, mentre per Natale (forse) uno... 
Il regalo che si riceveva per "i morti" era favolisticamente portato dai nostri cari ormai defunti, che pur non essendo presenti nella nostra vita fisicamente lo erano con l'affetto, che veniva dimostrato proprio in questi giorni di festa in forma di dono.
Era una festa poetica, dolce, e che ci abituava sin da piccoli a confrontarci con il tema della morte, ci dava l'opportunità di fare domande, di mettere insieme pezzo per pezzo una più compiuta visione sulla realtà. Una festa che ci parlava di morte in modo sereno, in cui in qualche modo si parlava soprattutto d'amore, e anche i dolci tipici (le ossa di morto) rendevano "dolce" una argomento raccapricciante. 
L'idea del nonno che veniva a portarti un dono, segno del suo amore, è secondo me una cosa assai più piena di affetto che l'idea di quel folkloristico personaggio che è Babbo Natale, buffo signore che nulla ha a che fare con noi, arriva una volta all'anno e spesso porta regali diversi da quelli che ho "chiesto" nella mia lettera. Ai morti invece non si "chiede" nulla, il loro è (era) un regalo gratuito, un modo per dimostrarci affetto e continua presenza. Un abisso.

"Ossa di morto"
Ma la festa è andata, almeno in questo senso. Quel che rimane è una grande fiera-mercato, e un consumistico smercio di regalini e dolcetti. Ma c'è Halloween, che in realtà ci arriva come festa semicarnascialesca, dedicata a personaggi orrorifici e spettrali. Della morte vi è traccia solo in forma di pittoresca signora con la falce.
Peccato, perché era una buona occasione per noi, che oggi siamo genitori! Ai nostri figli non parliamo più di morte ("perchè angosciarli???"). E anche noi (d'altra parte) ormai facciamo di tutto per non pensarci.

venerdì 28 ottobre 2011

Poggiapolsi per mouse

Da un po' di tempo mi sono accorta che è utile tenere i polsi ben in linea per usare efficacemente il mouse, e questo consiglio è tanto più valido per tutti quelli che al pc ci lavorano per l'intera giornata.
Quando ho letto per la prima volta questo consiglio mi è immediatamente venuta in mente la corretta posizione del polso sul pianoforte, di cui sono a conoscenza per interposta persona. A qualcosa dovevano pur servire anni e anni di spaccamen... di dolci melodie ascoltate per l'intera giornata, no? Per esempio ho imparato che una posizione sbagliata espone a una fastidiosissima tendinite.
Così diamo il via all'uso dei poggiapolsi, sul tavolo del pc. Ma che siano particolari, colorati, alcuni più seri, altri più estrosi, ma tutti riempiti con pula di farro, ottimo riempimento naturale, anallergico, elastico, che ha effetti benefici per il dolore, si può anche raffreddare o riscaldare. Insomma un prodotto naturale con effetti benefici sulla salute.
E poi questo semplice sacchettino può essere anche un simpatico piccolo regalo per un amico che sta molto al pc (e usa ancora il classico mouse), un'idea per prendersi cura di sé.

mercoledì 26 ottobre 2011

le borse della spesa


  
Non so cosa succeda dalle vostre parti, ma dalle mie nonostante il divieto di produzione di shoppers in plastica sia attivo già dal 1° gennaio di questo anno, in ottobre continuo a riceverle ogni volta che faccio spese al mercato. Molto spesso litigo per non averle, rifiuto sempre di riceverle, ma non c'è nulla da fare. Alcuni persino si offendono, perché il concetto è che "non si rifiuta ciò che ti si regala". A nulla serve spiegare i motivi che ti spingono a non usare la plastica. Tu sei "una strana"!!


Io sono una sostenitrice della campagna "Porta la sporta" che ogni anno in Aprile cerca di sensibilizzare all'adozione di questo piccolo gesto. Ne avevo parlato anche lo scorso anno, insieme all'iniziativa portata avanti insieme ad altri amici. Io sono una delle persone (poche??) che porta con sé sistematicamente, anche quando non prevedo spese, la mia borsa della spesa in tessuto. Ne ho di tante taglie, di tanti colori e fogge diverse, e sempre ne ho una in borsa quando esco. Penso sempre che potrebbe servirmi e di solito ho ragione.
Ma ho l'impressione che non siamo in tanti ad adottare questo semplice gesto. Alcuni sì portano con sé le sporte riutilizzabili, ma solo quando vanno al supermercato. Molti, moltissimi, quelli che si ritrovano a comprare ogni volta alla cassa costosissime shoppers di carta. A volte penso che le abitudini (cattive) sono lente a modificarsi...
C'è ancora una speranza, comprare, regalare, autoprodursi sporte di tessuto, resistenti, lavabili, riutilizzabili infinite volte e soprattutto personalizzate!!!
Queste sono alcune di quelle che ho creato nel corso del tempo, le troverete nel mio shop su Blomming!
E le vostre? Le avete, le usate, come sono realizzate?

lunedì 24 ottobre 2011

venerdì 21 ottobre 2011

Un anno è passato. Di già??? Di blog, di cucito e altre sciocchezze


Oh! E' passato un anno da quando scrissi il primo post in questo blog. E me ne sono accorta (in ritardo) solo ieri. Da qui si comprende facilmente quanto io tenga a questo genere di anniversari, o anche quanto io sia distratta! 
Però devo dire che mi ha sorpreso e divertito rileggere alcune cose scritte tempo fa. E se torno indietro con la memoria, devo essere sincera, allora non ero affatto convinta che sarei mai arrivata tanto lontana, che avrei "resistito". Perché io faccio fatica ad essere costante, a fare per molto tempo sempre le stesse cose. Eppure questo blog mi piace, perché mi piace trovare il tempo per raccontare un po' quello che mi passa per la testa e che mi porta a creare oggetti, magari non particolarmente belli, magari non particolarmente originali, magari non perfetti, ma fatti con impegno e anche passione. 
Mi piace questo blog, ma non ne sono schiava, non passo le ore a controllare quanti visitatori sono passati da qui, o quanti link, o quanti "mi piace" su Facebook. Ovviamente mi fa piacere, e molto, quando mi accorgo che c'è chi visita e ancora di più quando qualcuno mi scrive anche solo poche parole. Mi piace il contatto con gli altri, anche quando non si è in accordo, quando le opinioni sono differenti, mi piace cogliere l'opportunità di esprimere idee senza insultarsi reciprocamente per il solo fatto di essere diversi, mi piace la dialettica costruttiva. Purtroppo a volte la si scambia con il desiderio di fare inutile polemica, ma questo è un altro discorso.
Perciò mi fa piacere festeggiare questo anno con chi ha voglia di comunicare con me, con chi dedica un minuto del suo tempo per scrivermi due parole, con chi avrà anche in futuro la voglia di dire che non si trova d'accordo con me, con chi apprezza le cose che creo e anche con chi pensa che non siano un granché ma non lo dice apertamente :) 
A tutti voi 

GRAZIE!!!!!!


martedì 18 ottobre 2011

lavori in corso

Come già dicevo nel mio ultimo post, a volte si ha bisogno di una pausa.
Una pausa dal mondo del web, una pausa dalle "solite" cose, una pausa per riordinare le idee e per abituarsi a nuove stagioni e pensare a nuovi progetti.
Qui da relativamente poco tempo è arrivato l'autunno, quindi come sempre è il periodo in cui devo stare più attenta a beccarmi malanni, il mal di testa è sempre in agguato. In più sto cercando di abituarmi a un nuovo modo (più sano) di alimentarmi. Insomma un bel po' di novità a cui adattarsi. 
Le conserve sono fatte, mi rimangono solo un paio di marmellate in mente. Ora mi rimane di dedicarmi ai saponi invernali e le creme e ho quasi finito il carico di desideri e incarichi che avevo previsto di realizzare in ottobre.
Ora sto anche ripartendo con gli altri progetti, il cucito, la maglia e l'uncinetto. A poco a poco ve ne riparlerò.
Mancano poco per ultimare un altro progetto a cui lavoro. Sto cucendo una serie di teli impermeabili, utilizzabili per i bimbi, per il cambio al volo o anche per proteggere dagli "imprevisti". Ne ho già cuciti tanti in passato perché io in prima persona li ho trovati utilissimi e penso che sia sempre bello consigliare qualcosa con cui ci si è trovati bene. Sono realizzati con Pul (parte impermeabile) e pile.
Devo dire che da quando ho scoperto il Pul, questo particolare materiale impermeabile, ne ho trovato tanti utilizzi diversi. Lo trovo unico per la sua morbidezza che nulla ha a che vedere con altri materiali impermeabili, è sottile e dunque molto versatile. I difetti? Si compra all'estero e (anche per questo) ha un certo costo. Però per alcuni utilizzi è davvero indispensabile e insostituibile.
Riguardo a questo discorso della reperibilità dei materiali, rifletto spesso sul discorso della provenienza. Mi piacerebbe poter reperire "a chilometri zero" quello che trasformo. Faccio il possibile per favorire almeno i commercianti locali, ma a volte vi confesso che è molto difficile e in alcune addirittura impossibile. Ho cercato per tanto tempo un rotary cutter (o taglierino circolare) nella mia zona: impossibile! Ma ci credete? Alla fine l'ho comprato on line, come tante altre cose... 
Ma non nego che mi dispiace.




mercoledì 5 ottobre 2011

Una pausa necessaria e un lavoro collettivo

Diciamo che ho avuto bisogno di una pausa, e ne ho ancora bisogno a dire il vero.
Non sono ancora riuscita a riprendere dei ritmi regolari, nonostante siamo già arrivati a ottobre. Forse devo anche mettere ordine ai pensieri, oltre che ai programmi. O forse dovrei imparare a cambiare prospettiva.
Spesso ho l'impressione di non arrivare a nulla, ma poi effettivamente mi accorgo (mi fanno accorgere) che di cose ne faccio tante, gli impegni non mi mancano e sono sempre in attività.
In effetti tra conserve di pomodori, confetture, melanzane e peperoni sott'olio, torte e varie, il mio tempo non è stato proprio speso invano... Sono io che penso di non riuscire a far nulla, perché non riesco a fare quello che vorrei o forse non tutto quello che vorrei!
Una dei tanti impegni che mi sono presa e che ho ultimato era realizzare alcune piastrelle per un lavoro collettivo a cui ho già accennato. Si tratta di realizzare una coperta ottenuta dalle piastrelle di tante persone diverse, da donare per la raccolta fondi che l'associazione "Formia Saharawi" si ripromette di realizzare al più presto.
Non avevo mai prodotto piastrelle, ma farlo mi ha ricordato mia nonna e le sue meravigliose coperte variopinte, che da piccola non mi piacevano, mi sembravano così "strane" rispetto ai più nuovi plaid. Lavorare mi ha riavvicinato a lei, al suo modo di accoppiare i colori, alle sue mani sempre in movimento. Mi ha insegnato tanto, e la ritrovo in questi lavori. Sto invecchiando! Ma è bello!
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...