Quest'anno alla chiusura della scuola, esattamente il giorno prima della chiusura, la mia bimba mi dice che vuole realizzare dei braccialetti per i compagni di classe, come suo regalo per l'estate.
Avrei potuto nicchiare, dire che avevo tanto altro da fare (cosa vera per altro), che era troppo tardi per pensarci e non si sarebbe stato il tempo. Invece non mi sono fatta prendere dall'ansia, non mi sono sostituita a lei, e ho scelto di farla provare.
Penso che sia stata la scelta giusta. Ha lavorato tutto il pomeriggio per realizzare il suo obiettivo, 22 braccialetti divisi in due colori, rigidamente unisex, con cotone colorato e caterinetta meccanica.
Sembrerà un giochetto da poco ma non lo è, quante volte il filo non faceva il giusto percorso, quanti intoppi, quanti braccialetti da rifare. Ma quello che conta è che l'obiettivo è stato caparbiamente raggiunto, con una piccola mano da parte mia. Molto piccola, ma sufficiente per aiutarla a non perdersi d'animo quando a sera sembrava che non dovesse terminare.
Invece il progetto è stato ultimato, i braccialetti realizzati e tutti i bambini sfoggiavano il loro, allegri. Per una volta senza chiedersi se era "da maschio" o "da femmina".
Alleluia!