Ritorno a scrivere su questo blog dopo tanto tempo, raccontandovi che da poco meno di un anno ho cominciato a girare in Italia per fiere, non sono tantissime quelle che ho visto, ma è una bella esperienza perché mi permette di fare alcuni importanti distinguo.
In particolare mi fa piacere parlare dell'ultima fiera che ho visitato, a Parma, dal 15 al 17 Maggio, Italia Invita.
Mi ha colpito per l'abbondanza di stand delle associazioni che si dedicano molto alla conservazione del grande patrimonio artistico ed artigianale tipico di alcune zone. Essere presenti a una fiera, mostrare i ricami o pizzi realizzati con tecniche antiche, rendersi disponibili a fare mini corsi di base per consentire anche a chi non appartiene a quello specifico territorio di avvicinarsi a un'arte ormai quasi scomparsa, significa fare un grande lavoro culturale di recupero e conservazione che dovrebbe essere parte fondamentale della nostra storia. Un vanto italiano.
Questa fiera molto più di altre ha il pregio di porre l'accento su queste antiche tecniche. Io ho avuto modo di fare un corso di tombolo, per esempio. Al tombolo non mi ero mai avvicinata prima, ma tempo fa ne ho ereditato uno, con tutti gli accessori, da una anziana zia. Ho sempre pensato che si trattasse di un'arte complessa, che probabilmente mai avrei avuto modo di avvicinare. E invece nella vita ti capita anche che ti si presentino delle occasioni giuste al momento giusto.
Sono stata felice di dedicare un pomeriggio al rumore affascinante dei fuselli. E mi sono resa conto, ancora una volta, che nulla è impossibile.
Camminando in giro tra gli stand ho apprezzato anche una mostra dedicata alle vecchie passamanerie, ai bottoni, agli accessori.
Mi sono imbattuta una macchina addobbata apposta per una sposa.
Ma ho incontrato anche tanti stand che non mi sarei aspettata di trovare in una fiera dedicata all'artigianato e alla manualità. Li ho trovati fuori luogo e fuori contesto. Probabilmente le organizzazioni dovrebbero stare più attente a non sciupare il senso di queste fiere perché questo abbassa il grado di gradimento del pubblico, ho sentito infatti molte voci indignate in giro.
Ma per me, che la visitavo per la prima volta è stata comunque una bella esperienza, che mi ha regalato spunti e opportunità di crescita personale.