domenica 8 aprile 2012

Buona Pasqua!



Buona Pasqua di Resurrezione!!!
Oggi chissà quante volte ci vedremo rivolgere queste due parole "Buona Pasqua"!
Ma le parole abusate a volte perdono di efficacia, ci dimentichiamo persino del loro significato, del messaggio che portano in sé.
Che vorrà dire "Buona Pasqua"?? Forse ciascuno da a queste parole un proprio significato, ma in realtà il significato vero è solo uno, quello di fede. 
Per me che sono credente e cristiana questo è un momento speciale, è la vittoria della vita sulla morte, è la rinascita, è il "far nuove tutte le cose". E per questo occorre imporre a noi stessi uno sforzo, un impegno superiore: far seguire i fatti alle parole
Rinnovare la nostra esistenza liberandola dalla paura, dai lacci e dalle stringenti angosce. Guardare al futuro in un altro modo, consapevoli che la strada è quella tracciata dal Cristo. Proprio quel Cristo che protegge gli ultimi, dando segno tangibile di nuova vita, trasforma la Legge, rivoluziona i canoni costringendo tutti a vedere la realtà con occhi diversi. L'Amore supera ogni barriera.
Difficile, ma questo non deve impedirci di provare con sempre maggiore convinzione e impegno. 
Vi lascio con questa bella lettera, tutta da riflettere!
Buona Pasqua di Resurrezione!!!

Cari amici,
come vorrei che il mio augurio, invece che giungervi
con le formule consumate del vocabolario di circostanza,
vi arrivasse con una stretta di mano, con uno sguardo
profondo, con un sorriso senza parole!

Come vorrei togliervi dall’anima, quasi dall’imboccatura
di un sepolcro, il macigno che ostruisce la vostra libertà,
che non dà spiragli alla vostra letizia, che blocca la vostra pace!

Posso dirvi però una parola. Sillabandola con lentezza per
farvi capire di quanto amore intendo caricarla: “coraggio”!
La Risurrezione di Gesù Cristo, nostro indistruttibile amore,
è il paradigma dei nostri destini. La Risurrezione. Non la
distruzione. Non la catastrofe. Non l’olocausto planetario. Non
la fine. Non il precipitare nel nulla.

Coraggio, fratelli che siete avviliti, stanchi, sottomessi ai potenti
che abusano di voi. Coraggio, disoccupati. Coraggio, giovani
senza prospettive, amici che la vita ha costretto ad
accorciare sogni a lungo cullati. Coraggio, gente solitaria,
turba dolente e senza volto. Coraggio, fratelli che il
peccato ha intristito, che la debolezza ha infangato, che
la povertà morale ha avvilito.

Il Signore è Risorto proprio per dirvi che, di fronte
a chi decide di “amare”, non c’è morte che tenga, non
c’è tomba che chiuda, non c’è macigno sepolcrale che
non rotoli via.

Auguri. La luce e la speranza allarghino le feritoie
della vostra prigione.
Vostro
don Tonino Bello

In foto, uova realizzate a uncinetto con filati di cotone recuperati

mercoledì 4 aprile 2012

Dischetti struccanti MA lavabili!


Come avrete ormai capito dal mio impegno per la Settimana per riduzione dei rifiuti, è un tema che mi sta particolarmente a cuore tutto l'anno.
Si tratta di un percorso iniziato anni fa, che ogni passo si arricchisce di nuovi gesti e di nuove possibilità. Lo trovo molto affascinante, perchè ci mette molto in discussione come individui e come famiglia.
Una delle prime azioni che ci ha visti impegnati è l'impegno a cercare di eliminare il più possibile i prodotti usa e getta, come i tovaglioli di carta, la carta casa, i fazzoletti, tutti rimpiazzati da analoghi oggetti in stoffa, lavabili  infinite volte.
Ma oggi vorrei proporre l'eliminazione dei dischetti di cotone che molte di noi usano per la pulizia del viso quotidiana o per struccarsi. Cito per dovere di cronaca anche le salviettine umidificate solo perché mi sembra ovvio che quelle, per via del contenuto pieno di sostanze dannose, non l'ho mai preso in considerazione.
Io non mi trucco quasi mai, ma uso spesso i dischetti per la pulizia. Da un po' di tempo ho abolito quelli in cotone usa e getta, realizzandoli lavabili.
Li ho realizzati con flanella di bambù, in doppio strato. Sono pratici, lavabili con facilità e basta anche lasciarli sul bordo del lavabo per ritrovarli la mattina dopo praticamente asciutti.
Si possono realizzare anche in altri formati, a seconda delle esigenze. Io mi trovo molto bene, e ora che sono passata all'autoproduzione anche dello struccante, mi sento anche meglio.
Naturalmente chi volesse può efficacemente autoprodurseli anche con altro tipo di tessuto, per esempio il cotone bianco delle lenzuola, in più strati. O per un effetto più strong crearle con uncinetto e cotone sottile. Provare non costa nulla, è divertente e potremmo sorprenderci!




lunedì 2 aprile 2012

riciclo: un vaso di vetro recuperato e trasformato

A volte, così come ho scritto già a proposito del decluttering, ho una certa difficoltà a liberarmi di oggetti che possono ancora avere una utilità, così li conservo (anche per anni) in attesa di un uso diverso.
E così è stato anche per questo vaso o per meglio dire caraffa, anche se il suo nome magari è un altro. Ho immaginato per molto tempo a cosa dovesse servire, forse a preparare cocktails (??). Comunque sia era rovinato, pieno di calcare e ho faticato per renderlo quasi nuovo. Poi ho deciso di dare qualche pennellata di colore, giusto per ravvivarlo e non so come mi sono lasciata andare (eheheh). Mi succede sempre così, quando mi diverto dimentico il senso della misura! 
Insomma quello che è venuto fuori lo potete vedere sopra. Non proprio un'opera d'arte, ma io non sono mai stata particolarmente abile a dipingere! Mi diverte perché è buffo, proprio come me!
Finalmente ho capito a cosa può servire, anzi è proprio perfetto a questo scopo!!!
Un ottimo porta aghi!!! In questo modo posso averli tutti a portata di mano e nello stesso tempo sono tutti ordinati nello stesso posto. Non male.


E' abbastanza pesante per non correre il rischio di cadere. E' abbastanza vivace per l'uso che ne faccio.
Magari in altra collocazione sarebbe stato... eccessivo!! :)))
E' proprio vero che si trova un posto a tutto!!!
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