lunedì 24 settembre 2012

letture estive: Zero rifiuti


Un libretto piccolo ma denso di riflessioni.
Così definirei "Zero Rifiuti" di Marinella Correggia. Un piccolo formato (più piccolo di un quaderno) e appena 100 pagine, lo hanno reso perfetto per essere portato in borsa con me e utilizzato proficuamente ogni volta che dovevo attendere più di 5 minuti. 
E' un manuale di pratiche individuali e collettive per cambiare le nostre abitudini quotidiane e per rifletterci su. 
Ho trovato fondamentale il concetto centrale del libro, su cui secondo me si dovrebbe ancora insistere moltissimo, ossia che dovremmo impegnarci a non produrre tanti rifiuti, possibilmente a non produrne affatto.
Va bene il riciclo, va bene il riutilizzo, va bene la raccolta differenziata, ma soprattutto smettiamo di produrre rifiuti evitabili. E con questo intendo dire che occorre proprio fare acquisti mirati in questo senso. Esempio: se eviti il supermercato e scegli di andare al mercato, usa la borsa della spesa e così eviterai gli imballi e le vaschette consuete del supermercato, idem se vai dal macellaio o in pescheria. Al supermercato cerca il reparto dei prodotti sfusi, piuttosto che comprarli impacchettati. I detersivi (e relativi imballi) sono evitabili (e ne guadagnerai in salute) soprattutto se imparerai a fare il sapone e a usare prodotti semplicissimi come aceto e bicarbonato per le pulizie domestiche. Insomma imparare a ragionare anche in termini di riduzione di rifiuti è necessario. 

A questo proposito ricordo che fra poco si aprirà la consueta Settimana per la Riduzione dei Rifiuti, e con l'occasione riprenderemo l'iniziativa che ho sempre promosso su questo blog, ve la ricordate??? Cominciamo a prepararci!!
E con questo apro una parentesi sui millemila progetti di "riciclo" che si incontrano nel mondo dei blog. Io vi confesso che sto iniziando a diventare insofferente rispetto a certi progetti, tipo quelli di recupero delle bottiglie Pet o delle confezioni di detersivi, shampoo e bagnoschiuma vari, progetti spesso sempre uguali e visti e rivisti mille volte. Per non parlare di progetti che non riciclano nulla, usano solo prodotti di plastica (nuovi) per realizzare oggetti curiosi (chi non ha mai visto il lampadario realizzato coi cucchiai di plastica? voi pensate che siano stati usati??)
Dico, a cosa serve sapere che possiamo farci ciondoli per collane o lampadari o "utilissimi" contenitori o portamatite?? Per carità, certo, usiamo gli imballi che abbiamo in casa, divertiamoci pure a reinventare una vita a imballi inutili, ammesso che il risultato ottenuto diventi utile. Ma poi dovremmo impegnarci a NON COMPRARNE PIU', di imballi. Altrimenti, prima o dopo non ne potremo più di collane di Pet o di contenitori per i bottoni!!! 
Vi dico che a volte si supera il limite del ridicolo quando si propone a scuola (a chi non è capitato) un laboratorio di riciclo e si consegna ai bambini una lista di materiale da portare a scuola: una bottiglia di acqua minerale da mezzo litro, bicchieri e posate di plastica..... Ma siamo pazzi?? Ai bambini bisogna insegnare che non si compra l'acqua minerale (contenuta in bottiglie di plastica) ma basta portarsi una borraccia, un thermos, un otre (ahaha), un contenitore qualsiasi, con l'acqua di casa. E io che da anni non uso  bottiglie di plastica che dovrei fare? comprarne una apposta per permettere ai miei figli di partecipare al "laboratorio di riciclo"??? Assurdo! Quello non è riciclo è induzione al consumo di roba inutile e io, scusate, mi rifiuto! 
(Ecco, rifiutarsi, che bella parola! Impariamo a rifiutarci di seguire la corrente)
E le posate di plastica e i bicchieri e i piatti, stesso discorso, si impara a usare (anche per i pic nic) quelli lavabili, ma non si faceva forse così quando eravamo piccoli? Io ricordo dei piatti in plastica rigida (melamina??) dentro appositi set da pic-nic appunto. Io ce li ho ancora e li uso!
E così potremmo fare per un sacco di altri oggetti di uso quotidiano. Basta volerlo.
Quindi per favore ricicliamo quello che abbiamo già in casa, riutilizziamo gli oggetti diventati vecchi e scoloriti, inventiamo nuovi progetti per non gettare roba in discarica, MA cominciamo a ragionare a monte sulla riduzione dei rifiuti, non compriamo qualcosa che è già rifiuto appena mettiamo piede in casa. Per favore.

Rifiuti zero dovrebbe essere il nostro imperativo quotidiano!


7 commenti:

  1. Parole sante, sante parole!
    Però, la strada è molto lunga... Io per esempio uso bottiglie di vetro, non uso stoviglie e posate di plastica o tovaglioli di carta. Ma la bottiglia dello shampoo sono costratta a comprarla... Sfuso non lo vendono! E così, tante altre cose (la crema, il balsamo, ecc.). E pensare all'autoproduzione, in questi cosi, io proprio non ci riesco ... Non avrei né le capacità né il tempo per farmi da me saponi e quant'altro... Al bicarbonato e all'aceto, ovviamente, ci arrivo... Quello che voglio dire è che non sempre si ha il tempo, pur volendo, di essere eco... Fin dove si riesce lo si fa volentieri, dopo dovremmo più che altro spingere le industrie ad essere meno inquinanti e a ridurre ulteriormente gli imballaggi. Per quanto riguarda i progetti di riciclo sul web, hai pienamente ragione! Io ogni tanto ne pinno qualcuno particolarmente grazioso, ma è ovvio che non comprerei una bottiglia di plastica al solo scopo di riprodurlo! E certi sono talmente visti e stravisti che mi domando perché riproporli? Comunque, ognuno è libero di fare ciò che vuole, ovviamente (e a volte, purtroppo!)....

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    1. Che non si riesce a eliminare i rifiuti è del tutto evidente! altrimenti non esisterebbero nemmeno libri di questo tipo. Quello che volevo dire è che quello dovrebbe essere l'obiettivo a cui tendere. Riciclare un paio di jeans bucati in una borsa ha un senso, se questo ci evita di comprare un'altra borsa. Continuare a comprare cucchiai di plastica per eventualmente trasformarli poi in un lampadario, un po' meno. Fare laboratori per bambini nel modo descritto, è DEMENZIALE.

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  2. Ma quanto mi piace questo post!! Sono d'accordissimo su tutta la linea..non conosco il libro ma lo cercherò..comunque tutto quanto so sulla riduzione dei rifiuti l'ho appreso da bambina dai miei genitori, che erano di estrazione contadina e di un'altra epoca..E veramente con un altro stile di vita, stile che oggi è più che mai attuale!
    Buona settimana!!
    Carmen

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    1. Hai ragione Carmen, infatti dovremmo recuperare il meglio di altri stili di vita. Magari senza raccontarci che "è tanto comodo il prodotto usa e getta, non si fa fatica, si fa prima"...

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  3. Io ho trovato uno splendido gruppo su Fb che si chiama "Te lo regalo se vieni a prenderlo". Ce n'è uno per ogni regione ed è un luogo dove regalare (o cercare) cose che a noi non servono più e che invece per altri sono preziose. Io cerco di consumare meno possibile, riclare, ma anche declutterare se ci riesco!

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  4. quando dico... che la parentela conta!! (vieni a fare un giro di la mentre ti gratti!!) ... buon giorninoooo!!! ps... son le 7 e 20!! :D

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